Resident Evil 4 è un gioco che ha segnato un cambio di rotta nel survival horror targato Capcom e non solo. Infatti, dopo la sua uscita sono stati tantissimi a prendere una deriva più “action” e meno “puzzle”. Ma perché è proprio Resident Evil 4 ad avere quest’importanza?
Indice dei Contenuti
- 1 Resident Evil 4 è un sequel che oggi definiremmo “coraggioso”
- 2 Iscriviti alla nostra Newsletter!
- 3 Quali sono i codici di dicembre 2023 per Genshin Impact?
- 4 Guida alla Marea Infernale di Diablo 4 – Guida per Nabbi
- 5 Rainbow Six Siege Deep Freeze: arriva il nuovo Operatore
- 6 Codici per Dead By Daylight di dicembre 2023
- 7 I Supes di The Boys tornano in Modern Warfare 3? Il leak
- 8 Quando è ambientato GTA 6?
Resident Evil 4 è un sequel che oggi definiremmo “coraggioso”
Prima di spiegarti il perché Resident Evil 4 sia un titolo così importante, bisogna fare un passo indietro e parlare un po’ più in generale dei survival horror. Genere che vedeva due pilastri fondamentali: Resident Evil e Silent Hill. Ovvio, non c’erano solo loro due, ma anche Alone in the Dark, Dino Crisis e tantissimi altri. Però possiamo dire che la “rivalità” principale era tra i primi due titoli che ti ho nominato.
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Chiamarla rivalità fa quasi sembrare che Resident Evil e Silent Hill siano titoli che si somigliano ma vogliono prevalere sull’altro, non è così. Infatti narrano due tipi di horror molto diversi: il primo è un tipo di orrore che punta a impressionare e spaventare il giocatore tramite l’uso di jumpscare e altri elementi tipici di questo tipo di horror.
Nel secondo caso, invece, Silent Hill punta a mettere una sensazione di ansia e di angoscia al giocatore. Dunque possiamo definire le proprietà intellettuali di Capcom e Konami come due binari che permettono al treno dell’horror di viaggiare. E proprio perché sono così vicini, ma distanti, hanno sempre preso qualcosa l’uno dall’altro, senza mai cadere nel plagio.
Per motivi che non stiamo ad analizzare qui, è rimasto solo Resident Evil anche se col passare degli anni sono usciti dei giochi molto importanti dal punto di vista horror, come The Evil Within e il suo sequel. Ma sarebbero mai usciti nella forma in cui li hai visti, se Resident Evil 4 non fosse mai uscito? Beh, è anche vero che il gioco targato Bethesda e quello Capcom hanno un elemento fondamentale in comune: Shinji Mikami. Sì, lui ha avuto il ruolo di director sia per The Evil Within, sia per Resident Evil 4.
Un esempio di “nuovo” survival horror
Nel caso in cui tu non abbia giocato i primi tre capitoli della serie Resident Evil, sappi che utilizzavano la telecamera fissa con degli fondali (sfondi, ndr) pre-renderizzati per mettere ansia. Sì, perché l’inquadratura cambiava mano mano che ti sposti nell’ambiente, creando di conseguenza una sensazione di pericolo costante, perché non potevi sapere cosa ci fosse dietro l’angolo. I comandi utilizzati erano i così detti “tank control”, dove dovevi letteralmente guidare il protagonista come se fosse un carro armato: prima lo ruotavi sul suo asse e poi lo spingevi in avanti. Scomodo, vero?
Beh, la scelta di questi comandi è da imputare al fatto che i primi Resident Evil erano dei puzzle game con elementi da shooter. Mentre con Resident Evil 4 le cose sono completamente stravolte. La telecamera è sulla spalla, il sistema di mira è libero e i comandi tank sono leggermente smussati, ma non abbandonati, per rendere il gioco molto più action.
Con l’abbandono della telecamera fissa abbiamo visto per la prima volta degli ambienti 3D all’interno di un gioco numerato (Code Veronica X è stato il primo ad avere gli ambienti tridimensionali, ma con telecamera fissa, ndr).
L’inventario era diventato una sorta di minigioco dove dovevi mettere tu in ordine le cose per fare spazio e potevi raccogliere dei soldi dai nemici per comprare armi nuove, migliorarle o ampliare lo spazio dell’inventario. Insomma, il franchise si è ingigantito con Resident Evil 4. E ha dato le basi per quello che poi sarebbero stati gli altri giochi survival horror, basti pensare a Dead Space.
Ovviamente non tutti i giocatori hanno apprezzato il cambio così drastico arrivato con Resident Evil 4, ma a lungo andare è possibile comprendere come il franchise non sia cambiato nel DNA. Se la vogliamo vedere un po’ più semplice, è un po’ come se gli sviluppatori abbiano voluto fare un passo in avanti con questo sequel.
I sequel… 20 anni fa
Anche perché nel periodo PlayStation 1 e PlayStation 2 (e di conseguenza anche GameCube) i sequel andavano davvero a stravolgere le cose, vista la potenza dell’hardware. Basti pensare a Metal Gear Solid, che dal primo capitolo a Twins Snake e Sons of Liberty ha avuto un cambio così eclatante che oggi quasi lo chiamerebbero “reboot”. Ma prima questo era lo standard (discorso da boomer? Ho solo 25 anni! 😏)
Quindi: perché Resident Evil 4 è così importante? Alla fine la risposta è davvero semplice. Ha preso il concetto che tutti avevano di survival horror e l’hanno cambiato, facendo capire che il genere poteva anche essere action ma terrorizzare tutti i giocatori. Perché sì, puoi difenderti, puoi scappare, ma quando ti vedi un mostro assetato di sangue che ti insegue con una motosega, un urlo lo lanci!
E a proposito di motoseghe: ho provato la demo di Resident Evil 4 Remake, in uscita il 24 marzo 2023! Trovi il mio articolo a questo link!
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