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La serie di The Last of Us ha poco senso – Editoriale

the last of us serie tv copertina

Come forse già saprai è in arrivo la serie di The Last of Us, ossia un adattamento in salsa serie televisiva basato sull’ormai iconico videogioco di Naughty Dog. Sono però perplesso, personalmente parlando, sull’effettivo senso d’esistere di un progetto di questo tipo. Ecco perché.

La serie di The Last of Us ha un enorme problema di fondo

In passato sono esistiti tantissimi adattamenti tratti dal mondo dei videogiochi, spesso tramite delle serie animate (come l’anime di Pokémon) oppure girati in live action con attori in carne ed ossa (come la serie di Halo o il film di Uncharted). Spesso lo scopo di queste produzioni è stato però quello di raccontare una storia collegata all’opera, o attraverso dei prequel come nel caso di Uncharted o, come nel caso di Pokémon, semplicemente il raccontare una storia ambientata in quel mondo ma scollegata da quella del gioco.

Quasi mai però si è cercato di ricalcare per filo e per segno le vicende originali, e la serie di The Last of Us fa esattamente questo! Un bene? Un male? Non è il momento migliore per dirlo, servirà sicuramente aspettare per dare un verdetto sulla resa della serie, ma una certezza ce l’abbiamo da subito. La serie di The Last of Us ha un gigantesco problema alla base, ossia che non è il gioco.


The Last of Us serie tv ellie e joel
Fonte (HBO)

La game direction del titolo Naughty Dog prevedeva le sequenze di gioco come colonna portante della narrativa, concetto poi elevato al massimo nel secondo capitolo ma già presente nel primo. Immergersi nelle vicende del gioco riusciva incredibilmente facile anche perché eravamo noi a viverle, non le stavamo subendo passivamente e basta.

Mi rivolgo ora agli appassionati di The Last of Us: avete mai provato a vedere il gioco senza giocarlo? Secondo voi avreste avuto le stesse sensazioni nel vedere Joel scappare con la figlia ferita in braccio, invece che “pilotarlo” in prima persona percependo maggiormente l’ansia di dover scappare dagli infetti? Vedere cosa succede poco dopo la fuga farebbe lo stesso effetto se non ci si fosse impegnati, in prima persona, per schivare chiunque e portarla in salvo?

Mi sono limitato a un semplice esempio dell’inizio del gioco, se ne potrebbero però fare moltissimi altri sparsi per tutto il gioco. La serie di The Last of Us semplicemente non potrebbe mai ricreare la stessa magia, e anche l’unico fattore che poteva dare un vero senso alla serie è venuto meno poco tempo fa.

the last of us parte 1 tess
Direi che la differenza sia notevole! – Fonte (Naughty Dog)

The Last of Us infatti è invecchiato benino ma non benissimo, vedere una recitazione più convincente durante le scene filmate principali avrebbe avuto il suo perché. Il punto è che il remake per PS5 (e tra poco anche per PC) fa un lavoro a dir poco straordinario da quel punto di vista, a stento si potrebbe dire di star assistendo a qualcosa di digitale dal punto di vista della recitazione. Nessuna serie al mondo gli renderebbe più giustizia di un remake del genere.

Con questo editoriale non ti sto invitando a non guardare la serie di The Last of Us, ci mancherebbe altro, però sono fortemente dell’idea che un progetto del genere non era il massimo e non lo sarà. Si sarebbero potuti esplorare molti altri concept, come l’impatto della diffusione del virus in altre parti del mondo (che gran figata sarebbe!!) eppure si è deciso per il ricalcare il gioco originale, senza la minima prospettiva di apprezzarlo più di quanto non sia apprezzabile ora anche solo grazie al remake. Spero di sbagliarmi vedendola, ma ad ora mi sembra soltanto un’occasione sprecata.


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Chi l'ha scritto?

Alessio Fuscà

Videogiocatore incallito da 17 anni, gioco al VGC di Pokémon dal 2017 e sono alla mia seconda qualificazione ai Mondiali di seguito. I videogiochi sono la mia passione e nella vita faccio il Game Designer come lavoro principale.