La GTA Trilogy Definitive Edition sta andando incontro a molti problemi, e altrettante polemiche, in questi primi giorni passati dalla release. La collection rimasterizzata dei primi 3 GTA tridimensionali è infatti afflitta da problemi tecnici, sviste clamorose e una qualità grafica che piace molto ad alcuni utenti ma ne lascia scontenti molti altri.
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GTA Trilogy è una remastered superficiale?
Beh, in parte sì. L’operato di Groove Street Games, il team di sviluppo che ha curato questa remastered, non è stato dei migliori e a tratti è risultato poco curato. Tralasciando la scelta stilistica che è stata fatta, con i personaggi identici agli originali in un mondo di gioco in cui texture, illuminazione ed effetti sono nettamente più realistici (anche se ovviamente non fotorealistici). Si tratta di una scelta che non è sbagliata a priori, e se posso dire la mia l’ho trovata sia gradevole che originale.
Vedendo però il quantitativo di problemi tecnici, legati soprattutto ad animazioni e compenetrazioni dei modelli, viene il dubbio pure sulla scelta fatta. Si tratta di un esercizio di stile o è perché si sono limitati a cambiare le texture e l’illuminazione tramite Unreal Engine? Personalmente vorrei dare il beneficio del dubbio e pensare che sia la prima delle due cose.
I problemi però si verificano anche dal punto di vista grafico, dato che in alcune zone (soprattutto di Vice City e San Andreas) l’illuminazione di GTA Trilogy sembra un pelino approssimativa. Ci sono infatti delle scene dove i personaggi hanno la luce alle spalle e, vedendoli appunto in controluce, si fa fatica a metterli a fuoco. Stesso problema di alcune zone della mappa, che si ritrovano poco illuminate. Aprendo una parentesi tecnica, questo di solito succede quando si mettono poche fonti di luce in una mappa, cosa che in un free roaming effettivamente può creare zone d’ombra marcate.
Un’altra cosa che un pochino fa storcere il naso, paradossalmente, è l’aumento del framerate. Se hai giocato al primo Kingdom Hearts nella collection per PS4 sai di cosa parlo probabilmente, ma in caso contrario potremmo dire che il gioco più che fluido sembra velocizzato. Un po’ come se si stesse usando un cheat, come quello che all’inizio si usava per Breath of The Wild su PC per portare il gioco su Cemu da 15 fps a 30.
E i rimborsi sono già partiti
Rockstar Games, alla luce dello scontento generale, ha aperto le porte ai rimborsi per GTA Trilogy. Non esiste una pagina dedicata, la richiesta va quindi fatta tramite la sezione apposita di uno dei tre giochi presenti in GTA Trilogy, quindi Il 3, Vice City o San Andreas.
Il gioco è stato anche temporaneamente non disponibile all’acquisto, dato che alcune canzoni la cui licenza d’uso era scaduta erano state lasciate in questa definitive edition. Insomma, una fastidiosa gatta da pelare per Rockstar Games, che probabilmente si aspettava maggiore serenità da questo lancio.
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