Negli ultimi giorni stanno uscendo diverse recensioni su Dragon Ball the Breakers, multiplayer pvp asimmetrico di Bandai Namco basato sulla famosissima saga di Dragon Ball. Un titolo che non ha fatto poi molto rumore, in quanto nato come qualcosa a metà tra un esperimento e un esercizio di stile, il tutto a un prezzo estremamente budget per avere una licenza così pesante come quella di Dragon Ball.
Nonostante tutti questi fattori, e nonostante una qualità complessiva poco più che sufficiente ma di certo non disastrosa, il titolo è stato demolito a cannonate dalla stampa di settore italiana e non solo. Il motivo? Questa è una bellissima domanda!
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Dragon Ball the Breakers è davvero così pessimo come si dice?
La risposta è sicuramente no, per quanto il primo impatto con il gioco possa effettivamente lasciare alienati alcuni giocatori. Dragon Ball the Breakers è come detto un pvp asimmetrico, con 7 giocatori che ricoprono il ruolo dei Superstiti e 1 che ricopre quello del Razziatore (ossia uno tra Cell, Freezer e Majin Bu al momento di questo editoriale).
L’obiettivo dei Superstiti è quello di trovare le 5 Chiavi del Potere per attivare la Super Macchina del Tempo, aspettare che la macchina si attivi (anche accelerandone l’attivazione interagendo con essa) e se si riesce ad attivarla si vince. L’obiettivo del Razziatore è di eliminare i Superstiti o eliminare ogni possibile via di fuga.
Quella che hai appena letto non è che un riassunto in breve di quello che è Dragon Ball the Breakers, in quanto ci sono svariate meccaniche primarie e secondarie a dare profondità e varietà al gioco e alle situazioni. Si possono raccogliere radar per trovare più facilmente Chiavi e Sfere del Drago per esaudire un desiderio attraverso Shenron, che altro non è che un bonus a scelta; i Superstiti possono trasformarsi temporaneamente prendendo parzialmente le sembianze dei personaggi di Dragon Ball, come Goku o Vegeta; il Razziatore può distruggere parti di mappa per accelerare la sua ricerca dei Superstiti e così via.
Per quanto Dragon Ball the Breakers possa avere i suoi difetti, soprattutto per quanto riguarda la grafica e una progressione sicuramente rivedibile, le meccaniche di gioco funzionano tutte e non vengono invalidate in alcun modo. Ad alienare è che quando si apre un gioco di Dragon Ball, per abitudine pop culturale, ci si aspetta un gioco super immediato nel quale avvii la partita e sei pronto per tirare mosse a destra e sinistra.
Non si è mai visto un gioco di Dragon Ball per console essere così “complesso”, così poco intuitivo e poco immediato. In tal senso ci sono svariati tutorial interni al gioco, scritti, che spiegano il funzionamento di ogni meccanica, però è quasi impossibile godersi il gioco nelle primissime ore senza leggerli. Non può però essere un lato negativo concreto se poi il gioco, appunto, le cose te le spiega se “gliele vai a chiedere” consultando i tutorial dall’hub di gioco. Ci può stare anche che non siano tutorial obbligatori, è una scelta leggerli o meno.
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Probabilmente è stato questo il fattore scatenante che ha portato la critica ad accanirsi su Dragon Ball the Breakers, hanno avviato tutti il gioco provando a giocarlo senza troppi approfondimenti, si sono resi conto che non ci stavano capendo nulla e lo hanno demolito. Anche perché ci si rende conto subito che le analisi fatte sono incomplete o fuori luogo, leggendo le recensioni con qualche ora di gioco su Breakers, e che non c’è reale traccia degli sbilanciamenti evidenziati.
Per esempio, tutti hanno parlato di come il Razziatore sia eccessivamente sbilanciato e troppo più forte dei Superstiti, eppure io in diverse ore di gioco ho vinto spessissimo da Superstite perché comunque noi siamo 7 e lui è da solo, quindi tra trasformazioni, utilizzo di armi, distrazioni, esche e così via lo si frega facilmente il Razziatore. Un’altra critica comune tra tutti è stata l’estrema difficoltà nel ricoprire quel ruolo, e io mi chiederei cosa non sia chiaro del concetto di multiplayer asimmetrico 7 vs 1. Ogni volta la possibilità di essere il Razziatore nel matchmaking è 1 su 8, è normale che difficilmente ci si riesca, che discorsi sono?
C’è anche chi si è appellato ai tempi di matchmaking, come se fosse un problema intrinseco del gioco se non ci sono molte persone. Che poi il tempo massimo è 2 minuti e quello medio è un minuto, onestamente ho visto giochi più blasonati metterci più o meno lo stesso tempo.
In pratica per giorni è stato dipinto un disastro fittizio, accanendosi su un gioco che non ha motivo di essere demolito. Un titolo che magari può non piacere e che sicuramente ha dei limiti, ma non abbastanza da distruggerlo a suon di insufficienze. Poi magari sono gli stessi siti che davano 90 o 100 a Cyberpunk sulla base di una 1.0 la quale se gli si dava 75 era un voto generoso.
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