Dopo tanto tempo la gente ha iniziato a parlare nuovamente di Cyberpunk 2077. Questo perché girava una voce di corridoio, poi smentita, sul possibile arrivo del titolo realizzato da CD Projekt RED su Xbox Game Pass. Purtroppo questa possibilità non è reale e anche se fosse stato così, non avrebbe mai fatto tornare l’hype iniziale. In questo articolo ti spiego secondo me, purtroppo, Cyberpunk 2077 ha tante cose da migliorare, prima di poter fare il suo ingresso trionfale sul Game Pass.
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Cyberpunk 2077 è un meraviglioso disastro
Cyberpunk 2077 è tornato sulla bocca di tutti. Sì, perché CD Projekt RED ha deciso di far sapere che il rumor che circondava il GDR non è reale! Come riportato dall’articolo di ComicBook: l’avventura non arriverà su Xbox Game Pass. Alcuni erano davvero contenti di questo arrivo, dato che sarebbe stato il modo perfetto per poter far provare a tutti il titolo “senza costi aggiuntivi”, così che non ci fosse la bruciatura da “ho speso dei soldi per questo prodotto scadente”. Eppure non sarà così, ma parliamoci chiaro: chi avrebbe mai provato un gioco che ormai è stato etichettato come “pessimo” o “deludente”?
Io ho giocato Cyberpunk 2077 e la storia mi ha colpito davvero tanto, ma è innegabile che abbia dei grossi problemi, soprattutto su console di ottava generazione. Infatti, mi ritengo piuttosto fortunata dato che l’ho giocato su Google Stadia, l’unica piattaforma che ha un’ottimizzazione davvero ben realizzata da parte degli sviluppatori. Eppure non è un titolo difendibile: ci sono fin troppi errori, così come una pessima gestione dell’hype che si è ritorto inesorabilmente contro CD Projekt RED.
Il lancio di Cyberpunk 2077 non è stato dei migliori, soprattutto su console di ottava generazione e PC. Sì, perché l’aggiornamento per PlayStation 5, Xbox Series X e Series S non è ancora uscito, dunque puoi goderti l’avventura di V solo tramite retrocompatibilità, il che non conviene allo stato attuale. Nonostante gli sviluppatori abbiano lanciato un sacco di patch per rimuovere dei bug, continuano a uscirne di nuovi. Ovviamente questi update sono usciti con un po’ di crunch (lavoro oltre i tempi stabiliti per contratto, ndr) da parte dei programmatori, che hanno reso Cyberpunk 2077 “relativamente giocabile” su piattaforme che non siano Google Stadia.
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Night City è tua, ma non il tuo personaggio
In Cyberpunk 2077 interpreteremo V, un personaggio che possiamo personalizzare perfino nelle parti intime, il lato negativo è che una volta usciti da quel menu non sarà possibile effettuare nessun tipo di cambiamento estetico. CD Projekt RED ha sempre pubblicizzato il titolo come un GDR dove viene data un sacco di libertà, ma non è proprio così. Ci sono un sacco di armi, ma in realtà sono relegate ad appartenere a macro-categorie che rovinano l’unicità, a meno che non otteniate le più rare. Non solo, i numeri e le statistiche da gioco di ruolo sono completamente inutili, perché alla fine basta comprare od ottenere i vestiti con più protezioni per vincere facile.
Per riassumere, potremmo dire che Cyberpunk 2077 è un enorme castello di carte caduto a causa del troppo hype. Certo, la quest principale e alcune secondarie sono davvero spettacolari e riescono davvero a farti immergere, ma quei maledetti bug rovinano così tanto l’esperienza che risulta quasi impossibile goderselo al meglio. Alcuni esempi di quest ben scritte (rimuovendo la principale per evitare spoiler, ndr) sono quella di Judy e Sinnerman.
L’avvocato del Diavolo
Dopo tutto questo discorso su perché Cyberpunk 2077 è un progetto impossibile da aiutare nemmeno da Xbox Game Pass, vale la pena fare un po’ l’avvocato del Diavolo. Ovviamente tutto quello che stai per leggere è un’opinione personale che puoi apprezzare oppure no.
La prima cosa che vorrei dire su Cyberpunk 2077 è che ha una storia davvero unica, che va oltre le gang, oltre alla ricchezza di Night City. Infatti si tratta di una storia decisamente personale e che viene plasmata da ciò che si fa e si dice. Non è un gioco di ruolo puro, dove ogni singola azione va a influenzare il finale, ma è innegabile che ci sono dei momenti dove si va verso un lato o l’altro. Sono anche facilmente riconoscibili durante il gameplay.
Dunque ti sto dicendo che è giusto recuperare Cyberpunk 2077? La mia risposta è sì. Ma ovviamente conviene farlo su Google Stadia o, comunque, dopo che si ha la sicurezza che il titolo sia in perfetto stato. Perché ora come ora soffriresti solo per la presenza di bug e glitch che ti strapperanno via tutta la bellezza dell’avventura scritta.
Vale la pena giocare un gioco solo per la sua trama? Perché la risposta dovrebbe essere no? Non stiamo parlando di un titolo indie, dove spesso e volentieri la trama è solo una scusa per muovere le cose, ma è un prodotto che si concentra davvero tanto sulle vicende che accadono in città, alle persone intorno a te e al tuo avatar.
Allora questo non significa che Cyberpunk 2077 potrebbe essere salvato da Xbox Game Pass? No. Perché finché non riuscirà a risorgere dalle sue ceneri, avremo solo una fenice caduta.
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