Nintendo si tira fuori dalla “corsa alle armi” del mondo videoludico. Durante il mese di gennaio abbiamo visto Microsoft e PlayStation lottare per le acquisizioni. Cosa che per ora si è conclusa con un clamoroso 1 a 0 da parte dell’azienda americana, che ha acquisito Activision. Mentre PlayStation ha “solo” acquisito Bungie. E Nintendo che fa? Scopriamo insieme tutti i dettagli!
Nintendo non compete per sua scelta
Il presidente di Nintendo, Shuntaro Furukawa, ha dichiarato che l’azienda non vuole comprare software house o publisher esterni, come hanno fatto Microsoft e PlayStation. Lo scorso mese Microsoft Gaming ha causato un maremoto con l’enorme acquisizione di Activision, che ha visto il pagamento di 65 miliardi di dollari. Mentre quest’ultima settimana è arrivata la notizia che Sony PlayStation ha acquisito Bungie.
Queste mosse hanno coinvolto anche l’azienda di Super Mario, visto che moltissimi si sono incuriositi e hanno iniziato a speculare sul fatto che forse anche la Grande N potrebbe fare degli acquisti. Ma non sarà così. Furukawa non vuole fare nessuna corsa alle armi: «il nostro brand è stato costruito da prodotti realizzati interamente dai nostri dipendenti. Persone che non hanno il DNA Nintendo non sarebbero un bonus per l’azienda».
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A novembre dello scorso anno Nintendo ha rivelato che ci sarebbe stato un enorme investimento interno all’azienda per migliorare lo sviluppo di giochi. In altre parole, secondo la Grande N è meglio investire in se stessi piuttosto che in aziende esterne. Ma Furukawa ha sottolineato che Nintendo non è contro il principio delle acquisizioni, ma bisognerebbe farlo solo se necessario. Un buon esempio potrebbe essere Next Level Games, gli sviluppatori di uno dei giochi di maggior successo per Switch: Luigi’s Mansion 3.
In altre parole, secondo Nintendo bisogna fare questo tipo di mosse solo in alcuni casi specifici e non per ampliare il proprio parco titoli “usando” gli altri. Alla fine solo il tempo ci dirà quale si rivelerà la mossa più saggia.
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