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Censura di Martha is Dead: il motivo della scelta di Sony

censura di martha is dead

Perché Sony ha imposto la censura di Martha is Dead? Fin da ieri sera, momento dell’annuncio di Wired Productions, molti si sono lamentati della censura del gioco. Soprattutto perché Sony ha preso questa decisione. Sì, le versioni PC e Xbox rimarranno le stesse. Perché è successo? Scopriamo insieme tutti i dettagli!

La censura di Martha is Dead è motivata, per Sony

Ieri sera Wired Productions ha fatto sapere che ci sarà la censura di Martha is Dead. Sì, le versioni PlayStation 4 e PlayStation 5 subiranno delle modifiche, così da evitare delle scene particolarmente disturbanti. Per questo motivo, gli sviluppatori hanno deciso di spostare la data d’uscita della versione fisica, mentre quella digitale uscirà prima. Ti lascio qui sotto il post sul profilo ufficiale Twitter dei developer.

Ma perché è arrivata la censura di Martha is Dead? In questo articolo farò riferimento a un elemento in particolare che potrebbe aver spinto Sony PlayStation a censurare parte del titolo. Ovviamente è un elemento disturbante, quindi se sei una persona facilmente impressionabile, ti consiglio di smettere di leggere l’articolo.


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In una momento di gameplay, bisognerà letteralmente rimuovere il volto di una ragazza, spellandolo. Ovviamente è una scena disturbante non tanto per ciò che si vede, ma per il fatto che è il giocatore a eseguire quest’operazione, il che rende tutto molto più immersivo. Se sei davvero duro di stomaco, è possibile vedere la scena in questione grazie a un tweet di KelvinA313, che ha condiviso la reazione di un video gameplay. Se non riesci a vedere la clip, la ragazza che gioca Martha is Dead si copre gli occhi mentre esegue quell’azione, visibilmente scossa e disgustata.

censura di martha is dead gameplay
Un piccolo screen del gioco – Fonte (Wired Productions)

Una possibile soluzione alla censura di Martha is Dead è renderlo disponibile solo per gli adulti, con una gestione completamente diversa del PEGI. In questo caso non sarebbe un consiglio, ma un vero e proprio obbligo. Ovviamente, però, questa scelta non farebbe fare tante vendite, dato che il mondo videoludico ha un range d’età molto basso.


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Chi l'ha scritto?

Angela Pignatiello

Classe '97. Appassionata di videogiochi fin da quando ha memoria, ne parlerebbe per ore. Cresciuta tra Metal Gear Solid, TOCA e Ace Attorney, apprezza ogni genere di gioco, purché diverta o abbia una bella storyline.