Durante la top redazionale dei giochi per PC 2022, parlando di Temtem, lo avevo accennato che ne avremmo riparlato da lì a breve perché le cose da dire sono davvero tante! Un gioco di fatto uscito 3 anni fa ma solo negli ultimi mesi ha visto la luce nella sua 1.0, andando a uscire definitivamente dallo stato di gioco incompleto e in via di sviluppo.
Mi ero ripromesso in questi anni di non toccare Temtem fino al completamento del progetto, ed è per questo che ho voluto aspettare così tanto prima di parlarne. Oggi però non si fa una recensione vera e propria, quanto piuttosto un piccolo gioco: com’è Temtem visto da un veterano nonché giocatore competitivo di Pokémon, come il sottoscritto?
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Temtem non è l’anti Pokémon, è “solo” un gran bel gioco (partito non benissimo)
Volenti o nolenti Temtem verrà sempre accostato alla serie dei mostriciattoli tascabili di Game Freak, in quanto specifica variante dei Monster Collector la adotta soltanto Pokémon ormai da anni a grandi livelli. Ci sono molti altri esponenti del genere in senso più assoluto, come per esempio Persona, però nessuno è davvero riconducibile all’interpretazione di quest ultimo data da Pokémon sopra un certo livello, a parte appunto Temtem!
L’early access del titolo targato Crema e prodotto da Humble Games è uscita nel 2019, nel pieno del caos mediatico che stava colpendo Game Freak riguardo Pokémon Spada e Scudo. Da fan della serie, penso di non aver mai visto così tanto discusso online un gioco della serie prima dell’ottava gen, soprattutto se parliamo di aspre critiche ancor prima del rilascio! Temtem quindi si è ritrovato con una visibilità sicuramente molto gradita, perché proprio durante il periodo peggiore di Pokémon stava nascendo un competitor valido.
Temtem al lancio però non era esente da difetti. Era ancora molto acerbo, vuoto e persino incompleto in termini di contenuti. Inoltre le infinite code per accedere al gioco disincentivavano chiunque a giocare, perché sì è un gioco che richiede necessariamente l’essere online e il connettersi a un server “popolato” da molti altri giocatori.
Questa scelta è stata criticata aspramente per anni ma, da giocatore di Pokémon più smaliziato e vedendo ora come sia nato il circuito competitivo comprendo appieno. Chiudere con il lucchetto i dati di salvataggio nel cloud impedisce di reperirli “manualmente” e di modificarli con qualsivoglia tool, cosa invece pienamente possibile con Pokémon e che consente, coi giochi di Game Freak, di modificare Pokémon e team a piacimento.
Una scelta quindi abbastanza necessaria da parte di Crema, che voleva creare ed ha effettivamente creato una struttura post game simile a un Game as Service, con moltissime attività e modalità che perderebbero di senso se si potessero customizzare i propri Temtem con un tool esterno. Sia come sia, ai tempi diede molti problemi e spinse molti neo giocatori del titolo ad abbandonarlo in breve tempo. Una falsa partenza per certi versi, ma a livello di visibilità e di chiacchiericcio Temtem era negli occhi e sulla bocca di tutti!
Col passare degli anni e delle varie versioni preliminari arrivarono progressivamente tutti i contenuti mancanti, mentre in parallelo aumentavano di capienza i server e tutt’ora non c’è bisogno di alcuna coda per entrare in gioco (grazie al cielo)! Temtem adesso viene visto tutt’ora come l’anti Pokémon e ha contribuito uscire in 1.0 durante il casino creatosi con Pokémon Scarlatto e Violetto (al punto che quasi ci si chiede se non sia tutto calcolato!).
Il punto è che Temtem non è l’anti niente, ed è un peccato che venga visto così perché in realtà è semplicemente un ottimo titolo! Certo, si rivolge a un target abbastanza specifico rispetto a Pokémon, ossia quei giocatori che in Pokémon vorrebbero molta più difficoltà e che badano meno ai design o al contorno in generale. Quindi se sei un giocatore che cerca questo (o una giocatrice) prendi in seria considerazione l’idea di comprarlo perché ti piacerebbe molto!
Temtem alla fine mi è piaciuto o no?
Fatte le doverose premesse, anche per contestualizzare il tutto, arriviamo al succo della disamina. Se già segui i nostri articoli saprai che sono un giocatore competitivo di Pokémon, gioco regolarmente a tornei ufficiali e ho già alle spalle un paio di qualificazioni ai mondiali (oltre che a un campionato vinto con il mio team, i Capital Underdogs).
Dire che respiro Pokémon per gran parte della giornata sarebbe quindi riduttivo, soprattutto considerando che scrivo anche diverse guide al riguardo, ed ero il primo degli scettici quando si parlava di Temtem. Ero inamovibile, non lo avrei giocato prima della 1.0 e di accertarmi che i ragazzi di Crema avessero fatto tutto come si deve, anche perché di giochi incompleti ne ho comprati tantissimi negli anni e mai ho visto determinate promesse venir mantenute.
Fortunatamente Crema non ha fatto come altri team e ha completato Temtem al meglio, andando forse anche oltre le migliori aspettative. Temtem è un gioco solidissimo, pieno zeppo di attività e con un circuito competitivo ambizioso e in costante evoluzione. Una marea di contenuti post game preceduti da una campagna principale che ho apprezzato, perché il livello di difficoltà era tarato verso l’alto pur premiando il giocatore se in grado di pianificare strategie valide.
In tal senso il mio background da giocatore di VGC Pokémon ha sicuramente aiutato, e non escludo che per giocatori meno avvezzi a questo tipo di giochi potrebbe essere anche più dura. Temtem a differenza di Pokémon non è affatto adatto a tutti, è più o meno riconducibile alle hack rom hardcore ma con una marcia in più nella profondità delle meccaniche.
Le sinergie elementali, la gestione della Stamina, il doversi riposizionare sempre nel modo corretto con i propri Temtem durante le lotte. Tutte cose che un novizio farà molta fatica ad assimilare e che quasi taglia fuori i giocatori più casual di Pokémon e anche tutti coloro che a Pokémon concretamente non c’hanno mai giocato o quasi.
Queste sono però caratteristiche che, da un punto di vista puramente personale, mi hanno fatto amare Temtem dall’inizio alla fine e mi hanno spinto a imparare tutto quello che non sapevo, dal rapporto tra i Tipi alle meccaniche e dinamiche di gioco più avanzate.
Un gioco a dire il vero molto riuscito anche dal punto di vista del Level Design, con delle mappe sempre molto piacevoli da esplorare e scoprire. Dovessi citare una chicca su tutte sarebbe sicuramente il fatto che i Dojo, ossia le Palestre di Temtem, sono pensati per essere a doppio Tipo e non per averne uno solo, andando a rendere decisamente più complessi gli scontri. Una gioia per i veterani come me, che come detto potrebbe anche essere un male per chi non cerca tutta questa difficoltà da Pokémon o da giochi che ad esso si ispirano.
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E se non sto parlando a fondo delle meccaniche, in modo più analitico, è solo perché sento che anche dopo quasi 70 ore io non le abbia comprese appieno, e non c’è spiegazione peggiore di una che dice cose sbagliate o potenzialmente tali, quindi per analisi più approfondite aspetto ancora un po’.
E a tal proposito, in chiusura, arriveranno delle guide su Temtem? Probabilmente sì perché come detto ora il gioco è finalmente entrato nel vivo, anche e soprattutto con il circuito competitivo, ma non sorprenderti se le prime saranno firmate dal nostro caro Luciano che gioca ormai da anni a Temtem e che addirittura ne supportò il Kickstarter! Vedremo insomma, ma una cosa è sicura: Temtem 1.0 è, per me, la vera rivelazione del 2022 e non vedo l’ora di tornare a giocarci!