Quello di oggi sarà probabilmente l’ultimo speciale su Pokémon Spada e Scudo, dato che con l’imminente uscita di Pokémon Scarlatto e Pokémon Violetto abbandoneremo definitivamente i giochi di ottava gen.
Le critiche non sono mai mancate nei confronti di questi due giochi, dalla meccanica Dynamax bilanciata in modo rivedibile a carenze tecniche non indifferenti. Oggi vorrei fare una cosa diversa da quello che avrai probabilmente visto in questi anni, ossia fare un piccolo bilancio di ciò che di buono è stato fatto dalla precedente coppia di giochi Pokémon. Iniziamo!
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Se abbiamo Pokémon Scarlatto e Violetto, è anche merito di Pokémon Spada e Scudo!
Pokémon Scarlatto e Violetto si prospettano come certamente superiori, a livello qualitativo, rispetto a Pokémon Spada e Scudo sotto tutti i punti di vista. Lato tecnico, lato giocabilità, lato quality of life e così via. I titoli di ottava gen però hanno gettato delle basi fondamentali in quello che, non è un mistero, è stato un rilascio di transizione tra l’era 3DS e l’era Switch di Pokémon!
Premessa, nulla mi leverà mai dalla testa che Spada e Scudo sono nati originariamente come titoli pensati per Nintendo 3DS, nell’analisi sulle build preliminari di questi titoli spiegai anche cosa mi porta a pensarlo, e proprio questa sua natura di transizione lo ha portato ad assumere i connotati quasi da progetto cross-gen.
Graficamente la situazione a tratti era anche tutto sommato accettabile, dato che non erano in generale “brutti” o “fatto mali”, ma Pokémon Spada e Scudo avevano degli evidenti limiti proprio nel loro presunto punto di forza: le Terre Selvagge. La vastità estremamente aumentata di quelle zone, se confrontata alle dimensioni dei percorsi normali del resto della mappa, hanno fatto emergere tutti i limiti delle texture a bassa risoluzione (meno palesi con uno zoom minore negli altri percorsi).
L’effetto che si aveva era quello di materiale usato per uno scopo diverso da quello pensato inizialmente, e dato che a Game Freak si impone un tempo di sviluppo pari alla lievitazione del pane non fecero in tempo a fare texture e asset appositi. Di tante critiche che si possono fare a GF, non si può dire che non sappiano fare le nozze coi fichi secchi. Se poi consideriamo che, pare, gli sia andato a meretrici il converter dei modelli del 3DS per importarli su Switch i fichi erano pure pochi.
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Analogie e ironia a parte, ciò che è venuto fuori con Pokémon Spada e Scudo ha dato il là a quello che vedremo su Pokémon Scarlatto e Violetto. A partire dalla telecamera libera in zone ampie ed esplorabili (arrivando ora addirittura a un Open World) passando per la modalità Raid fino al concetto di 3 Main Quest nelle quali avanzare a piacimento e anche in modo alternato, introdotta con il DLC Landa della Corona e riproposto in modo molto più ampio in Pokémon Scarlatto e Violetto. Landa della Corona che, velocissima parentesi, è la punta di diamante di Pokémon Spada e Scudo!
In definitiva, Pokémon Spada e Scudo passeranno alla storia come dei giochi di passaggio, senza i quali però non avremmo probabilmente avuto Leggende Pokémon Arceus e soprattutto Pokémon Scarlatto e Violetto. A volte anche un piccolo passo indietro aiuta a farne due in avanti, e speriamo che alla fine si riveli essere questo il caso!
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