Negli ultimi due anni circa è esplosa la moda di giocare Pokémon in Hardcore Mode, attraverso challenge di vari tipi e tra le quali spicca l’evergreen Nuzlocke in ogni sua versione. Un modo di giocare Pokémon che sta affascinando sicuramente molti giocatori veterani, più stuzzicati da un livello di sfida del genere piuttosto che dalla difficoltà standard dei giochi canonici.
Apprezzare questo modo di giocare Pokémon è legittimo, però non funzionerebbe mai con i giochi veri giocati su console. Come mai? Vediamolo insieme!
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Ecco perché Pokémon in Hardcore Mode sarebbe un’idea pessima
Chiudi un attimo gli occhi e immagina un Pokémon Scarlatto e Violetto diverso da come ce lo si aspetterebbe, diciamo con un livello di difficoltà pari a quello della Hardcore Mode di Pokémon Radical Red. Ora immagina questo stesso gioco giocato in Nuzlocke, quindi con tutta la difficoltà aggiuntiva che ne deriva.
Con Pokémon Radical Red fallire una run Nuzlocke in Hardcore Mode non è la fine del mondo, resetti al volo il salvataggio e con il codice delle caramelle rare infinite risali velocemente la china, sfondando la barra spaziatrice per accelerare la velocità con l’emulatore di turno. Cosa succederebbe però se, più o meno a poco più di metà gioco in uno Scarlatto e Violetto, fossi costretto a ricominciare tutto? Rispondo io per te, molto probabilmente fionderesti il gioco dalla finestra o, nel caso migliore, non ci giocheresti più.
“Eh vabbé, che ci vorrebbe a mettere un’accelerazione perlomeno nelle lotte?“. Beh, tecnicamente ci sta già la possibilità di levare le animazioni alle mosse per fare prima, ma mettendo anche caso che ci fosse un modo per accelerare tutto nessuno si concederebbe più di un secondo tentativo, perché comunque bisognerebbe farmare senza cheat di caramelle rare infinite e oggetti in molteplici copie.
Ti dirò di più, posso già anticipare quale sarebbe la prossima domanda: “ma non serve mica farlo in nuzlocke, anche solo una difficoltà alla Pokémon Radical Red in Hardcore Mode andrebbe benissimo no?” Eh no, perché basta farsi un giro online per vedere che nessuno gioca Radical Red senza Nuzlocke. Questo perché Pokémon in Hardcore Mode è come il peperoncino, mettercene due pezzetti in una scodella di pasta la rende piccante ma non abbastanza, quindi ce ne metti tre in un piatto singolo per farti male come si deve.
Il punto però è semplice, se al giocatore che vorrebbe Pokémon in Hardcore Mode non basta nemmeno Radical Red al suo apice, al punto che ci aggiunge il carico da 90 della Nuzlocke, cosa dovrebbe fare un gioco Pokémon per essere difficile abbastanza da non richiedere stipulazioni? Come si potrebbe un gioco Open World come Pokémon Scarlatto e Violetto, senza limitazioni per natura e concetto, funzionare con restrizioni come il level cap? Prendi il prossimo paragone con le pinze, ma sarebbe come se su Elden Ring battere un boss da mid game a inizio gioco non desse più di tot rune perché, per Design, il primo boss di trama non può essere affrontato con un leveling superiore a un tot.
In conclusione, meglio evitare
Capisci ora dove sta il problema? Pokémon in Hardcore Mode non funzionerebbe mai perché non sarebbe mai abbastanza Hardcore, l’unico modo per divertirsi davvero con Pokémon se si è forti è il pvp, perché un’IA per quanto capace e con team attrezzatissimi non sarebbe mai come un cervello umano, perlomeno se di un giocatore realmente abile.
Il pubblico interessato a quel tipo di difficoltà in Pokémon ha già le hack rom apposite, e qualsiasi cosa possa inventarsi Game Freak o chi per lei per controbattere sarebbe inutile, perché le hack possono sfruttare molta più libertà e licenza creativa non dovendo commercializzare alcunché. Molto meglio semplicemente un single player più impegnativo di quello che abbiamo sempre avuto, e in tal senso il lavoro fatto da ILCA con i remake di Diamante e Perla è un ottimo esempio con anche discreti margini di miglioramento.
Se non ci sarà mai una Hardcore Mode vera e propria di Pokémon è perché non serve e sarebbe un’idea stupida, e se ci sono arrivato io penso che lo sappiano molto meglio coloro che su Pokémon ci lavorano da due decadi e mezzo.
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