L’attuale formato del competitivo di Pokémon è il VGC 2023, nello specifico la versione in Regulation C nel momento in cui sto scrivendo questo editoriale, e ha un gigantesco problema: nelle lotte in best of 1 a liste chiuse è una roulette russa incontrollata, e ciò pregiudica quasi totalmente la godibilità del Battlespot o delle Global Challenge. Ecco perché.
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Il VGC 2023 ha bisogno delle liste aperte, come ai tornei ufficiali
Se c’è una cosa veramente difficile è il trovare tutti i giocatori del competitivo di Pokémon d’accordo su qualcosa, poco ma sicuro. Persino sulla Dynamax, meccanica in teoria criticabile sotto moltissimi punti di vista, c’erano molti player favorevoli ad essa, tra i più noti possiamo citare l’ex campione del mondo Wolfey Glick o il vice campione del mondo in carica Guillermo Castilla, che hanno sempre visto di buon occhio la gimmick di Spada e Scudo. Per il VGC 2023 invece c’è un parere univoco: a liste chiuse non è giocabile.
La profonda osticità nel giocare il VGC 2023 a liste chiuse deriva sostanzialmente da due fattori: il primo è chiaramente la Teracristal, che in svariati casi non è scontata come potrebbe sembrare e spesso può rubare le partite; il secondo fattore è invece da attribuire all’introduzione di nuove mosse, oggetti e soprattutto Pokémon viabili in moltissimi modi diversi.
Nello speciale di ieri ho citato la grandissima versatilità di Flutter Mane, che lo rende praticamente imprescindibile o quasi in molti team, salvo casi particolari nei quali servono altri Pokémon. Flutter è un esempio di estrema versatilità, forse eccessiva considerando il quantitativo smisurato di modi nei quali lo si può giocare.
A liste aperte non è ovviamente un problema, se sai cosa può e non può fare ti adegui e riesci a pianificare strategie di senso compiuto, ma è opportuno dire che a liste chiuse è uno di quei Pokémon con i quali non sai che pesci prendere. Un po’ l’antipodo di Arcanine, che sì può essere giocato in vari modi ma che ha in quella Safety Goggles e Velocità media la sua versione migliore, andando a rendere subottimali tutte le altre.
Flutter Mane non è così, Flutter può essere Specs, Booster Energy, Orb, Sash e avere svariate mosse di ogni tipo, dalle più comuni come Moonblast a quelle più spiazzanti come Substitute o Perish Shong. Se poi viene messo in coppia con Chi Yu la situazione assume tratti a dir poco circensi.
Te li ritrovi davanti in team preview e ti chiedi chi sia quello Sash, se Chi Yu abbia o meno i Goggles, quale Tera possa avere Chi Yu, chi dei due sia Specs, chi dei due sia Orb, se Chi Yu sia Scarf e così via. Ora immagina dover cercare di avere un piano inscalfibile in una girandola di incognite simile. Posto che comunque non è che quei due giochino da soli, hanno al seguito magari dei Pokémon che fanno bene contro le lead forzate e se te la pizzicano hai perso.
Ovviamente è solo uno dei tanti esempi che si potrebbero fare, ma se applichi questo ragionamento a tutti gli altri scenari con potenziali incognite simili (e sono tanti) vien facile capire quanto sia casuale il contesto delle partite in bo1 a liste chiuse in VGC 2023. Un formato che di contro, come detto, quando si va ai tornei che sono in bo3 a liste aperte cambia completamente faccia. Il VGC 2023 dei tornei è uno dei formati più sani di sempre, quello della ladder è forse il peggiore in assoluto.
E non è nemmeno una questione di “se vinci o perdi il discorso cambia”, e cercherò di essere molto chiaro affinché passi il concetto perché, me ne rendo conto, è estremamente sottile. Da giocatore competitivo sono felice quando una mia vittoria conta qualcosa, ma non necessariamente del tipo “serve un premio”, ma proprio nel senso che deve avere un significato.
Se io vinco in ladder, o alla Global Challenge, posso essere contento ma non sono soddisfatto perché mi faccio mille domande, del tipo: “ho vinto perché ho giocato meglio o perché il mio avversario si aspettava altro?” oppure “se il mio avversario avesse saputo del mio setup, cambiando quindi il suo approccio, vincerei comunque io?” o ancora “non mi ha doppiato Flutter perché ha battezzato la non Sash oppure perché aveva altro in mente?”. Insomma, personalmente ho la sensazione che vincere o perdere in ladder non conti assolutamente nulla, perché magari in bo3 andrebbe diversamente.
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Non sarebbe nemmeno un problema se ci si limitasse al Battlespot, però lo è dal momento in cui la Global Challenge fa guadagnare molti CP. E ripeto, non c’entra il vincerla o no, è un discorso che farei anche se le vincessi tutte. Lo farei con un retrogusto di soddisfazione maggiore, e sfido chiunque a non averlo vincendo una o più gare, però nella mia obiettività direi le stesse identiche cose, non gli darei nessun peso perché consapevole che, in bo3 a liste aperte, tanti match sarebbero potuti andare in modo molto diverso.
Paradossalmente la Dynamax dava più consistenza nelle situazioni piene di incognite, perché ci si riparava dietro gli HP raddoppiati e i danni più consistenti per incassare anche il più inaspettato dei colpi. Così è solo alienante, e sicuramente molto meno appagante.
Mai come ora ci tengo a ricordarti che puoi tranquillamente dire la tua qui sotto o sotto i post social su questo editoriale, perché è un discorso molto ampio e aperto a punti di vista diversi! Ti ricordo inoltre di seguirci su Instagram per non perderti i prossimi speciali sul VGC 2023 di Pokémon e non solo, trovi gli ultimi articoli usciti qui sotto.