GDR Pokemon Speciali

Leggende Pokémon Arceus non si può recensire – Editoriale

leggende pokémon arceus guide

Leggende Pokémon Arceus è a livello tecnico un buco nell’acqua, graficamente insufficiente e tante altre cosine che avrai sicuramente letto in giro, eppure è diventato forse il mio gioco Pokémon preferito (e se non ha scalzato del tutto Smeraldo, andando solo alla pari, è perché io a Hoenn ci ho lasciato cuore e anima).

Leggende Pokémon Arceus non è nemmeno solo questo, Leggende Pokémon Arceus è un gioco che semplicemente non si può recensire, perlomeno se la recensione è vista come qualcosa di funzionale e non come flex di capacità d’analisi di un autore. Nessuna delle recensioni sul web, scritte o non, può essere “utile” a un acquirente, ed ecco il motivo.

Recensire Leggende Pokémon Arceus non rende l’idea

Partiamo da un presupposto molto semplice, così da toglierci questo dubbio un’ulteriore volta. Le recensioni non possono essere oggettive al 100%, e se lo sono non sono delle recensioni. Una recensione è un’analisi critica, come tale prevede una componente di analisi accompagnata da una critica, la critica è espressione di un parere soggettivo quindi non può essere oggettiva da principio. Se volessi saperne di più sull’argomento, in calce all’articolo trovi uno speciale al riguardo, per ora torniamo su Leggende Pokémon Arceus.


Leggende Pokemon Arceus gameplay 1
Fonte (Leggende Pokémon Arceus, Game Freak)

Che cosa impedisce a Leggende Pokémon Arceus di essere recensito? Come detto in apertura, in modo che le cose fossero chiare sin da subito, non lo è se si intende la recensione come qualcosa di utile per chi deve fare un acquisto. Le recensioni tecnicamente servono a quello, i giochi costano non poco e ne escono tanti, le recensioni devono avere il dovere di dare dei punti di riferimento a chi legge.

Poniamo quindi l’esempio di una recensione di Leggende Pokémon Arceus, una qualsiasi di quelle uscite. Nessuna di queste, nessuna, rende realmente l’idea di che cos’è questo gioco pad alla mano, o meglio di cosa può arrivare ad essere. Come lo descrivi il fatto di poter lanciare una Ball, manualmente, addosso a un Pokémon per catturarlo? Come lo descrivi il poter lanciare la Ball con dentro un proprio Pokémon, in quasi ogni punto tu voglia, per farlo interagire con l’ambiente o anche solo vederlo accucciarsi affianco a te?

La soggettività non è ovviamente ritrovabile solo in Leggende Pokémon Arceus eh, bada bene. Per esempio, anche scrivere “la trama di The Last of Us Part 2 è toccante” lo è, perché se il pubblico si è diviso così di netto nel giudicarla evidentemente non è stato così per tutti, anzi. Tutto ovviamente per via della fortissima autorialità della narrazione di quel gioco, con scelte a dir poco coraggiose, ma l’effetto è altrettanto evidente. Eppure nelle recensioni la parola “toccante” è stata usata spesso per descriverla.

The Last Of Us 2 cutscene
Fonte (Naughty Dog)

Ecco, immagina ora un ragionamento del genere che però deve essere applicato a un gioco intero, non solo la narrazione o alcune meccaniche. Quasi ogni singolo punto di forza di Leggende Pokémon Arceus non è oggettivamente tale, e non sto esagerando. La cattura manuale? Stai mirando e lanciando un oggetto, nulla di speciale. L’esplorazione con le mount? Si possono usare cavalli e non solo da quasi due decenni, nulla di speciale. Le boss fight? Carine ok, ma tremendamente nella media a livello realizzativo, nulla di speciale.

Quindi perché lo stiamo amando?

Insomma, cosa ha Leggende Pokémon Arceus di speciale se ogni cosa di buono che ha è o banale o “normale”? Bravo, esatto, i Pokémon. E si può escludere il fattore “Pokémon” dal computo per una recensione o un’analisi? Sarebbe corretto leggere “dovessimo vederlo come un gioco non Pokémon” all’interno di una disamina?


Leggende pokemon arceus cattura lotta-min
Fonte (Game Freak)

“Eh ma Pokémon piace perlopiù ai ragazzini”. Certo, e allora come si spiega che ci sono persone che si appassionano, o che rimangono appassionate, anche da adulte? Qui sotto puoi trovare uno speciale di una mia amica e collega qui su Nabbi, Angela, che ha giocato a Pokémon per la prima volta con i remake di Diamante e Perla innamorandosene, a 24 anni. Ha probabilmente giocato al secondo o terzo titolo migliore della serie eh, non so se sarebbe successo lo stesso con Spada e Scudo che sono praticamente competitive only, però intanto è successo.

Ogni tanto pare ci si dimentichi che Pokémon ha un character design, o meglio un “Monster Design“, pazzesco. Ci sarà un motivo se gli introiti di statuine, carte, peluche e via discorrendo umiliano puntualmente quelli dei giochi stessi.

E quindi come lo spieghi il fattore Pokémon? E come fai a spiegarlo quando è il vero fattore chiave per “consigliare” o meno un titolo a un utente? Forse il modo non c’è, e forse non è nemmeno fondamentale che ci sia in fondo, perché non tutto deve essere spiegato o spiegabile per forza.

Una cosa posso dirtela però. Se sei cresciuto “a pane e Pokémon”, e in fondo è difficile il contrario se sei nato negli anni ’90 o nei primi anni 2000, fai due cose. La prima è giocare Leggende Pokémon Arceus, la seconda è farlo senza sforzarti di doverlo valutare obiettivamente perché tanto è tempo perso.

Dopo anni passati a recensire e analizzare giochi, sia per hobby che venendo pagato per farlo, Leggende Pokémon Arceus mi ha dato una lezione. Un gioco può essere bello, molto bello, anche senza essere impeccabile. Può far innamorare anche essendo poco più che discreto, e che se ci riesce forse sotto sotto solo discreto non è. Perché Pokémon è sempre stato un gioco medio qualitativamente, eppure ci siamo innamorati tutti. Perché? Perché, banalmente, era Pokémon.


Cosa ne pensi? Dicci la tua con un commento! Ricordati di seguirci su Instagram per non perderti i nostri speciali, trovi quello sulla questione “critica videoludica” accennato prima cliccando qui sotto!

Chi l'ha scritto?

Alessio Fuscà

Videogiocatore incallito da 17 anni, gioco al VGC di Pokémon dal 2017 e sono alla mia seconda qualificazione ai Mondiali di seguito. I videogiochi sono la mia passione e nella vita faccio il Game Designer come lavoro principale.