GDR Pokemon Speciali

Leggende Pokémon Arceus: impressioni a caldo

leggende pokémon arceus protagonista uomo

Leggende Pokémon Arceus è finalmente qui tra noi, il tempo delle chiacchiere e delle speculazioni è terminato e ora possiamo iniziare a tirare alcune somme. Ovviamente questa non vuole essere né una recensione né un’analisi approfondita, sono semplicemente le mie prime impressioni a caldo.

Impressioni, se vogliamo, anche un po’ da fan oltre che da “freddo analista”, perché credo che sia giusto non omettere la percezione da fan da delle impressioni a caldo. Quindi, questo Leggende Pokémon Arceus, come mi è sembrato?

Leggende Pokémon Arceus è una lettera ai fan

Quando nel 2017 uscì Mario Odyssey si parlò, giustamente, di come fosse una lettera d’amore ai fan di Mario in giro per il mondo. Era un gioco che realizzava alcuni sogni proibiti di noi giocatori, come il controllare i nemici e, sul finale, muoversi e attaccare persino con Bowser! Ecco, guardando Leggende Pokémon Arceus magari non vedo lo stesso capolavoro, la stessa qualità realizzativa (soprattutto graficamente), ma la lettera d’amore di Game Freak vale tanto quanto quella del team di Mario Odyssey.


Per anni, diciamo buoni due decenni, abbiamo sognato di muoverci in un mondo di gioco allo stato brado, selvaggio, con Pokémon sparsi in giro senza la minima parvenza di erba alta così come la conoscevamo. Pokémon intenti a passeggiare in giro, a farsi un pisolino, a vivere all’interno del mondo di gioco come dei Pokémon e non come pupazzi interagibili. Su Pokémon Let’s Go quello erano, per quanto fosse meraviglioso il colpo d’occhio.

Leggende Pokémon Arceus prima spedizione
La prima spedizione non è andata affatto male! – Fonte (Game Freak)

Erano modelli con i quali bisognava scontrarsi fisicamente, facendo interagire il proprio modello 3D con il loro, e solo poi si apriva la schermata di cattura/scontro, peraltro in una zona creata ad hoc e nemmeno nel punto di mappa dove ci si trovava. Pensavo che la rivoluzione di Leggende Pokémon Arceus in tal senso sarebbe stata potente, ma non pensavo che il feeling lo sarebbe stato così tanto!

La prima volta, stanotte, che mi sono avvicinato di soppiatto dietro a un Pokémon per fare una cattura critica è stato, a tutti gli effetti, un “wow moment”. Un conto ripeto è sapere che si può fare, un po’ come la scalata in Zelda Botw, ma un conto è farlo. Il tremolio dell’impatto della Ball per la cattura critica, la sensazione di aver gabbato il Pokémon che avevo davanti, il vedere i suoi simili allarmarsi nel vedere la scena e scappare via per non fare la stessa fine.

Questi Pokémon sono veri!! Non sono più pupazzi scemotti con i quali collidere per teletrasportarsi in uno scontro, e gli scontri stessi ora hanno un altro feeling. Vuoi combattere? Prendi la ball con il tuo Pokémon dentro e lanciala nella mischia, vuoi un vantaggio nella lotta? Tira la Ball piena in testa o sulla schiena di un Pokémon selvatico girato di spalle, o comunque ignaro della tua presenza, e la battaglia inizierà con un turno di vantaggio extra per te.

Può sembrare sciocco, infantile, ma ripeto un conto è vederlo e un conto è farlo fisicamente il “vai scelgo te” lanciando il proprio compagno all’attacco. Sogni di infanzia, tutti, dal primo all’ultimo. Vedere finalmente le mosse fisiche che portano a una, almeno apparente visivamente, interazione fisica tra i corpi dei Pokémon è un altro “wow moment”.


Leggende Pokémon Arceus Insegnamosse
Poi di questa Insegnamosse ne parliamo per bene in una guida! – Fonte (Game Freak)

La totale assenza di regia durante le mosse, con l’allenatore che può essere spostato con lo stick durante la lotta per evitare di beccarsi in faccia le mosse ad area, con la possibilità di vedere lo scontro come se si fosse lì e non come se si stesse vedendo un video. Alla fine della fiera, una cosa in comune con Zelda Breath of the Wild ce l’ha davvero Leggende Pokémon Arceus: non si può spiegare cosa vuol dire giocarlo.

Si può provare a farlo, io c’ho provato con queste prime impressioni, nel modo più onesto possibile. Ovvio, se non si è fan risulterà semplicemente un gioco carino da giocare, con un comparto grafico lacunoso e delle idee di progressione GDR molto classiche, ma se si è fan… sarà molto di più.

Piccola chicca finale

Una cosa che non ho mai sopportato di Pokémon è la carente caratterizzazione, soprattutto espressiva, di molti personaggi. Spesso sono, anche qui torna il paragone, pupazzi con le solite due, massimo tre, espressioni facciali. Finché si tratta di comprimari posso anche accettarlo ovviamente, non pretende nessuno che personaggi secondari in un gioco simile abbiamo mille espressioni, ma non le avevano nemmeno i protagonisti.

Stavolta qualcosa è cambiato. Game Freak ha cominciato ad utilizzare delle “sfumature di espressione”. Non ci sta più solo il sorridente, lo stupito, l’arrabbiato e così via sempre nella stessa posa e nello stesso modo. I personaggi muovono molto di più lo sguardo, muovono di più le sopracciglia e la bocca, non sembrano realmente “finti”. Hanno tutti un pochino più di anima i personaggi principali, protagonista compreso.

Sono piccolezze ok? Non parliamo di rivoluzioni, di certo non lo sono in senso assoluto, ma nel contesto “gioco Pokémon” per quanto faccia ridere lo sono eccome. Un estraneo della serie potrebbe pensare: “mamma mia, e che vi siete giocati finora?”. Già, stendiamo un velo pietoso che è meglio!

Battute a parte, Leggende Pokémon Arceus per me è stato un colpo di fulmine, anche mentre scrivo queste impressioni ho una voglia matta di tornare a giocarlo, di continuare da dove avevo interrotto. Rimane il rimpianto di come sarebbe stato con un comparto tecnico più all’altezza, ma la strada è quella buona e si spera che arriveranno miglioramenti nelle prossime iterazioni. Per ora, e stavolta non in modo ironico, thank you Game Freak.


Tu cosa ne pensi di Leggende Pokémon Arceus? Ci stai già giocando? Dicci la tua con un commento se ti va! Ricordati di seguirci su Instagram per non perderti le guide in arrivo sul nuovo titolo Game Freak, trovi l’articolo introduttivo cliccando qui sotto!

Chi l'ha scritto?

Alessio Fuscà

Videogiocatore incallito da 17 anni, gioco al VGC di Pokémon dal 2017 e sono alla mia seconda qualificazione ai Mondiali di seguito. I videogiochi sono la mia passione e nella vita faccio il Game Designer come lavoro principale.