GDR Guide per Nabbi

Elden Ring: 3 cose da NON fare – Guida per Nabbi

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Quella di oggi su Elden Ring è una Guida per Nabbi molto particolare, perché stavolta il concetto di “nabbi” è anche soprattutto riferito al concetto di “nabbi dei souls“, ossia giocatori che non hanno mai avuto esperienze con nessuno dei soulslike o ne hanno avute poche.

Se appartieni a questa categoria, e vuoi giocare Elden Ring, ti consiglio di non farlo prima di continuare con la lettura di questa Guida! Iniziamo.

1- Non giocare Elden Ring prendendolo di petto

Elden Ring è un gioco da prendere molto con le pinze, soprattutto appunto se non si hanno esperienze pregresse con i soulslike (o se sono ridotte). Si tratta di un videogioco la cui curva di difficoltà è molto ripida per un novizio, decisamente non il tipo di esperienza consigliata per dei novizi.


Elden Ring si rivela essere punitivo sin dal momento nel quale si entra in open world, con mid boss e nemici difficilmente individuabili come letali o fattibili. Gli stessi dungeon iniziali sono abbastanza altalenanti, tra sfide a dir poco basiche e vere e proprie trappole dove o sei bravo o fai una finaccia. Evita quindi, come la peste, di approcciarti in modo spavaldo alle sfide, ma allo stesso tempo non rimanere impietrito a priori o non capirai cosa puoi fare e cosa no. In poche parole, rispetto per tutti e paura di nessuno (perlomeno non a prescindere).

elden ring combattimento
Sicuro di esser pronto? – Fonte (From Software)

Il problema, come detto più volte, è la totale assenza di sequenzialità negli scontri e negli eventi. Serve quindi cautela, umiltà e “saggezza” nel capire cosa è fattibile e cosa no, oltre a tenere a mente il prossimo punto che va a braccetto con il primo.

2 – Non sottovalutare il farming

Spesso una cosa che si tende a non fare è farmare più del solito, magari ricaricare una zona dal checkpoint per far rinascere i nemici e accumulare punti exp. Di solito lo si evita per non semplificare troppo il gioco, il punto però è che se sei novizio non sottovalutare il farming su Elden Ring!

Livellare ti permette di avere, oltre che più danni aumentando le statistiche offensive, anche più punti salute e più punti nel carico equipaggiabile (utile per indossare armature più resistenti e armi migliori, senza essere rallentati da esse). Non c’è nulla di disonorevole nel farmare un po’ di più per avere una vita più comoda contro i boss o i nemici in generale!

elden ring cavalcatura
Esplora, farma, resetta e ripeti! – Fonte (FromSoftware)

Per farmare cerca luoghi dove le Grazie, che hanno preso il posto dei classici falò, si trovano vicine a piccoli gruppi di nemici, dopodiché uccidi e resetta, uccidi e resetta per un po’ fino a fare quei 2-3 livelli extra. Macchinoso, lo so, ma alla lunga è una strategia che premia e che evita di rimanere bloccati a una boss fight troppo complessa. Ci sarà tempo per compensare questi gap giocando di abilità, vanno prima formate queste abilità.


3 – Non vedere Elden Ring come Dark Souls

Questo è l’errore più comune, fatto ovviamente più da quelli che di esperienza nei Souls ne hanno poca invece che nulla. Dark Souls aveva un modo di intendere combattimenti e Boss Fight molto particolare, anche se di capitolo in capitolo cambiava in alcune sfumature. La regola madre era comunque che i nemici, nei casi peggiori, avevano due o tre attacchi, mentre i boss avevano poco più di tre mosse e molte di queste “provocabili” muovendosi in un certo modo (se ti allontanavi facevano quasi sempre lo stesso attacco caricato/in salto).

Elden Ring non è così, nella maniera più assoluta. Ci sono boss effettivamente simili ai concept del passato, ma sono più i mid boss minori da overworld, però quelli effettivi sono molto più complessi e hanno un pool di mosse nettamente più corposo. Per darti un’idea, farò un esempio di inizio gioco così non ti rovini nulla.

dark souls 2 vecchio re di ferro
Bei tempi quando i boss ti davano un colpo a rilento e si facevano colpire facilmente eh! – Fonte (Dark Souls 2, Fromsoftware)

Il primo boss effettivo di Elden Ring, ossia Margit il presagio Implacabile, ha molte più mosse e combo di un normale Souls Boss, e nessuna di queste appartiene a un pattern predefinito. La sensazione che si ha affrontandolo è di uno scontro pvp impari, dove il nemico non fa mai la stessa cosa o le stesse mosse nelle stesse situazioni. Non sembra nemmeno un bot, sembra quasi un vero player e questa cosa ha destabilizzato molti giocatori di Dark Souls. Impossibile, quindi, affrontare queste lotte con la mentalità dell’imparare il pattern e aggirarlo.

Chiudendo con una considerazione personale sul terzo punto, è la cosa che più sto amando di Elden Ring. Ora le sfide contro i boss sono vere, e per quanto in Dark Souls non fossero trial and error (le animazioni ti aiutano sempre a capire anche gli attacchi inediti prima che partano) comunque erano meno profonde. Considerando poi che Margit era il primo, ed è tranquillamente degno del late game di un qualsiasi Souls, puoi immaginare il resto!


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Chi l'ha scritto?

Alessio Fuscà

Videogiocatore incallito da 17 anni, gioco al VGC di Pokémon dal 2017 e sono alla mia seconda qualificazione ai Mondiali di seguito. I videogiochi sono la mia passione e nella vita faccio il Game Designer come lavoro principale.