GDR Pokemon Speciali

Ma da quando le challenge Pokémon sono results? – editoriale

Le challenge pokemon sono dei results?

Le challenge Pokémon sono una moda ormai sedimentata da diversi anni, per quanto nell’ultimo periodo abbia raggiunto un picco di popolarità particolarmente significativo. Merito anche dei tanti content creator, anche provenienti dal VGC (e quindi il competitivo ufficiale) che per divertimento si sono cimentati a tempo perso su di esse, con alcuni che hanno messo anche un grande impegno nel portarle a termine.

Le abbiamo anche trattate anche qui sul sito del resto, Radical Red prima, la Ironmon Kaizo poi e da poco abbiamo anche iniziato a trattare Emerald Rogue, però la domanda sorge spontanea ugualmente: come possono essere considerate dei traguardi o dei risultati? Non possono, e oggi ti spiego il motivo.

Le challenge Pokémon con il vero competitivo non c’entrano nulla

Da quando esiste l’aspetto competitivo nei videogiochi, quel che ha più peso è il vincere ad alti livelli nei formati competitivi. Essi possono variare molto in base al gioco e al tipo di “eSport” che gli si cuce attorno, alcuni sono a squadre e altri sono in singolo. Anche Pokémon ha il suo competitivo ufficiale, con un regolamento specifico e parzialmente modificato di volta in volta nel corso del tempo, e le challenge Pokémon non hanno nulla a che vedere con tale competitivo. Piaccia o meno il discorso, è oggettivo e fattuale.


Partiamo anzitutto dal primissimo punto, che se vogliamo è anche il più generico: come funziona una lotta competitiva di Pokémon VGC? Le lotte del competitivo ufficiale sono in Doppio e in pvp, con un box Lotta di 6 Pokémon a testa dal quale ne vanno scelti 4 da portare in partita. Per entrambi i giocatori è possibile sapere in anticipo i membri della squadra avversaria e selezionare i propri di conseguenza, da quest anno poi è possibile anche vedere tutte le info dei Pokémon avversari con la regola della lista aperta, eccezion fatta per le statistiche che rimangono segrete.

Per ogni azione di gioco si ha un tempo limite entro il quale eseguirla. La team preview, ossia la fase di selezione dei 4 Pokémon da portare, è di 90 secondi; la selezione delle mosse da fare per tutti i propri Pokémon in campo è invece di 45 secondi e il match, complessivamente, ha una durata massima di 20 minuti al termine dei quali, se nessun giocatore ha messo a segno 4 ko, verrà stabilito il vincitore in base ai Pokémon rimanenti.

Le lotte competitive ufficiali poi si svolgono al meglio delle 3 partite, quindi nei tornei vincere un solo game come in Battlespot non significa nulla, bisogna vincerne almeno due per portarsi a casa il set e prendersi la win. Infine i Pokémon utilizzabili cambiano di volta in volta, in base al formato del VGC corrente, con anche eventuali restrizioni in caso di presenza di Pokémon leggendari uber (come Xerneas o Kyogre).

Il quadro d’insieme finora mostrato, che ripeto essere oggettivo, non ha veramente nulla a che vedere con le challenge Pokémon che stanno spopolando, o che sono spopolate in passato. Quasi sempre sono impostate con la modalità Lotta in Singolo, non hanno un timer entro il quale decidere le mosse (quindi puoi anche stare mezz’ora con il calcolatore davanti per decidere cosa fare) e spesso hanno dei ribilanciamenti arbitrari decisi dagli sviluppatori, come Radical Red che presenta delle modifiche anche pesanti ad alcuni Pokémon o alcune mosse.

Pokemon Emerald Rogue EX boss

Le challenge Pokémon poi sono sempre e solo contro un’intelligenza artificiale, quindi ben più limitata o anche solo diversa rispetto alle capacità di un player effettivo, e di conseguenza facilissima da beffare con mosse molto banali (come il mandare in campo un Pokémon Elettro, indurre l’IA a fare una mossa Terra e mandarci sopra un tipo Volante).


In definitiva, le challenge Pokémon sono un modo ottimo per divertirsi se si è dei veterani, lo sono anche per me e non ne ho mai fatto mistero (anche perché in caso contrario non avrei portato più volte speciali su di esse) ma sono preoccupato. Una preoccupazione che nasce dal vedere quanto seriamente vengono prese online, quando sono senza mezzi termini imparagonabili al competitivo vero.

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Se quindi sei appassionato di challenge Pokémon ti do un consiglio: prova a cimentarti nel Pokémon VGC, prova a giocarci con lo stesso impegno con il quale stai 45 minuti fuori dalla palestra di Brock su Radical Red per pianificare il come batterlo. Ti assicuro che ti divertirai molto di più, provare per credere! Se invece sei tra quelli che metterebbero in una bio la Lega di Radical Red, probabilmente è il caso di puntare a qualcosa di meglio.


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Chi l'ha scritto?

Alessio Fuscà

Videogiocatore incallito da 17 anni, gioco al VGC di Pokémon dal 2017 e sono alla mia seconda qualificazione ai Mondiali di seguito. I videogiochi sono la mia passione e nella vita faccio il Game Designer come lavoro principale.