Quella che sta vivendo Cyberpunk 2077 nelle ultime settimane è un’autentica seconda giovinezza, forse addirittura una prima vera giovinezza dato che il lancio fu un disastro. Un titolo odiato da chiunque lo abbia giocato su Old Gen, con sul groppone quasi due anni di rammarichi e delusioni.
Poi qualcosa è successo, ossia l’uscita della serie Netflix Cyberpunk Edgerunners. La release di questa serie animata ha stuzzicato la voglia dei giocatori di tornare/entrare per la prima volta a Night City e, da quel momento, un numero sempre più spaventoso di giocatori sta nerdando intensivamente sull’attuale gioco di punta di CD Projekt Red. La domanda sorge spontanea. Cyberpunk 2077 è sempre stato così bello? Perché improvvisamente sta assumendo il ruolo di gioco simbolo del 2022 dal nulla manco ne fosse il Goty?
Cyberpunk 2077: la redenzione e la quiete dopo la tempesta
Cyberpunk 2077 è stato pesantemente condizionato da molti pregiudizi decisamente giustificati, tra valanghe di bug, problemi di ottimizzazione e un bilanciamento a dir poco all’acqua di rose. CD Projekt Red però non si è data per vinta, loro prima di tutti non hanno mai smesso di credere nel “come back” del loro gioco, facendosi il cosiddetto posteriore per mesi e mesi senza interruzioni, parlando solo quando ci stava da parlare e tacendo quando serviva tacere (ossia il 90% del periodo post lancio).
Prima una patch, poi un’altra, poi un’altra ancora, sempre con la dedizione di chi voleva sinceramente farsi perdonare. Non tutte le patch poi sono state positive eh, alcune tappavano 3 buchi e ne creavano altrettanti, ma alla lunga il tiro è stato aggiustato e anche questi casi sono diminuiti fino allo sparire.
Il primo grosso crocevia è stato il rilascio della patch per Next-Gen a inizio 2022, anche se lì per lì sembrava impossibile riaccendere l’interesse con una sempre più incombente Elden Ring mania. Ma anche in quel caso, CDPR non ha di certo avuto problemi a tirare dritta per la propria strada, anteponendo la voglia di portare online quello che gli utenti di Cyberpunk 2077 meritavano, appena possibile, davanti a tempistiche di marketing più favorevoli.
Fa sorridere che queste sarebbero dovute essere le vere ragioni del rilancio mediatico del gioco, una software house macchiata da un grave errore che stava rimediando con dedizione e impegno. E invece no, alla fine della fiera è stato il lancio di una serie animata a revitalizzare baracca e burattini, ma in ottica di Karma è giusto che in qualche modo la rinascita ci sia stata.
Noi qui sul sito siamo spesso stati critici con Cyberpunk 2077, in primis io stesso con alcuni miei editoriali, ma non è che ora ci rimangiamo tutto. Semplicemente ora è doveroso riconoscere i meriti di CDPR, tanto quanto lo era porre delle critiche sulle cose che in passato non hanno funzionato. Cyberpunk 2077, a 2 anni di distanza, potrebbe davvero essere un Goty credibile!
Ovviamente non lo avremo mai in nomination in alcun contesto, ma serve davvero a qualcosa? Le nomination sono per gli show, per fare scena, qua si sta parlando di cosa è giusto e di cosa è stato fatto o meno. La rinascita dalle ceneri di Cyberpunk 2077 è una favola meravigliosa della quale si sta parlando colpevolmente poco, perché se il gioco fosse rimasto sbilanciato e poco stimolante non ci sarebbe stata serie tv al mondo in grado di fare miracoli. Cyberpunk 2077 sta trattenendo dentro Night City i giocatori per meriti ludici, non pubblicitari (e così doveva essere dall’inizio, mannaggia a voi!!).
Non è che ora sia un gioco perfetto, ci sono ancora delle lacune, però mi sento di dire che Cyberpunk 2077 sia finalmente sbocciato. Il 2022 sarà per sempre anche l’anno della “vera” release di Cyberpunk, l’anno d’oro di Night City. E allora sveglia Samurai, che c’è una città da radere al suolo!
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