GDR Pokemon Speciali

Capital Underdogs: la nascita di un sogno!

copertina articolo capital underdogs

Piacere, sono Alessio, probabilmente se segui il nostro sito mi conoscerai già come scrittore di guide ed editoriali, oltre che magari come player competitivo di Pokèmon VGC. Qualche giorno fa ho realizzato un sogno sul quale ragionavo e lavoravo da mesi, un progetto chiamato Capital Underdogs!

Un team eSportivo a tema Pokémon VGC, che fonda le sue basi su due principi fondamentali: passione per questo eSport e voglia di mettersi in gioco costantemente. Oggi vorrei parlarvi di questo progetto, anche se per molti altri dettagli ci sarà una live apposita (presto ulteriori dettagli). Non perdiamo altro tempo e iniziamo!

Capital Underdogs: come nasce l’idea?

Ogni progetto nasce da un’ispirazione, piccola o grande che sia, e finora di punti di riferimenti in Italia per un team eSportivo di Pokémon VGC non ce ne erano a parte una singola eccezione: il Team Aqua. Ne feci anche un articolo nel periodo di ufficializzazione, da gruppo di amici che si allenano assieme a vero e proprio team, con tanto di loghi e grafiche originali e proprietarie. Ne parlai positivamente all’epoca, e lo vedo positivamente tutt’ora dato che mi ha dato l’ispirazione per fondare i Capital Underdogs.


Può sembrare un controsenso il concetto di team in un eSport da 1v1, come lo è Pokémon, eppure di team basati su FIFA o Heartstone ne esistono a bizzeffe quindi l’idea funziona davvero. Essere in un team, soprattutto se ben assemblato, ti permette di crescere come giocatore, allenarti con persone di un livello pari o superiore al tuo e tutta una serie di piccoli benefici. Poi certo, qualora si crescesse in popolarità arriverebbero anche piccoli o grandi vantaggi economici, ma quello è un discorso a parte e non primario.

banner capital underdogs
#dajeunderdogs

Ecco quindi che ho provato a ragionare su un mio team, su come proporlo alla community e su che principi seguire sia nella selezione del roster sia nella progettazione. Il punto cardine era quello di trasmettere un messaggio positivo, qualcosa che venisse visto come costruttivo e sano. Non volevo far concorrenza a nessuno né renderlo il team migliore su piazza, volevo e voglio semplicemente far capire a chi guarda che se ci sono riuscito io, con pochissimi mezzi e qualche piccolo contatto, può farcela chiunque.

All’estero i team aiutano a far parlare del gioco di cui si occupano, perché parlandone loro in primis generano rumore mediatico. Più si parla di un gioco competitivo, più arriva agli occhi e alle orecchie di chi non lo conosce, facendo appassionare ulteriormente chi invece lo segue ma con poco interesse. Io iniziai a interessarmi un minimo del competitive di FIFA quando Prinsipe, giocatore romanno dei Mkers, vinse il titolo Europeo nel 2017, per esempio.

I punti cardine dei Capital Underdogs sono quindi creare un ambiente che permettesse ai coinvolti di migliorare, creare legami e divertirsi da un lato e, dall’altro lato, farlo in parte come contributo alla community Pokémon VGC, magari ispirando qualcuno o a far parte di un team o a crearne a sua volta uno proprio.

Siamo solo all’inizio

Noi Capital Underdogs siamo nati da poco, ma la strada è ancora lunga. Degli obiettivi di natura tecnica, eSportiva e così via, ne parlerò meglio assieme ai miei compagni nella live apposita, ma posso anticiparti che ci sono diverse belle cose che bollono in pentola.


Per il momento ti invito a seguirci sul nostro profilo Twitter ufficiale e a rimanere aggiornato. Chiudo con un grande grazie a tutti coloro che mi hanno aiutato a mettere in piedi il progetto Capital Underdogs, soprattutto i co-fondatori Giulio e Gioele e la mia migliore amica Silvia per le grafiche e il fantastico logo. Il bello deve ancora venire, e ci sarà da divertirsi!


Puoi trovare il precedente editoriale cliccando qui sotto! Appuntamento al prossimo speciale qui su Nabbi.it!

Chi l'ha scritto?

Alessio Fuscà

Videogiocatore incallito da 17 anni, gioco al VGC di Pokémon dal 2017 e sono alla mia seconda qualificazione ai Mondiali di seguito. I videogiochi sono la mia passione e nella vita faccio il Game Designer come lavoro principale.